Inizia l’attività sportiva a livello amatoriale in ambito provinciale, iscrivendosi poi alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) nel 1991, numerazione maglie juventus partendo dal campionato di Serie D organizzato dal Comitato Regionale Friuli-Venezia Giulia. Dal 2021 ADS ha abbandonato la distinzione tra copia cartacea e copia digitale, che è stata sostituita dalla distinzione tra «vendite individuali» (copie pagate dall’acquirente) e «vendite multiple» (copie pagate da terzi). Da Gutenberg al web, alla free press e alla tv digitale, Roma, Centro di documentazione giornalistica, 2006, p. Paolo Murialdi, Storia del giornalismo italiano, Bologna, il Mulino, 2006, p. Franco Abruzzo, Codice dell’informazione e della comunicazione – Materiali per un corso di storia del giornalismo. Giorgio Welter, Ternana, in Le maglie della Serie A, Milano, Codice Atlantico, 2013, pp. Grazie a una squadra rafforzata, il Cagliari riesce a conquistare per la prima volta la promozione in Serie A, classificandosi secondo, dietro il Varese. Da gennaio la squadra cala il rendimento, ma riesce comunque a qualificarsi per i play-off con il 4º posto finale. In Europa, con l’avvio della knockout phase di Champions League, agli ottavi di finale la Juventus trova come avversari gli inglesi del Tottenham, eliminati dopo che i bianconeri vanno a violare lo Wembley Stadium per 2-1, annullando così il 2-2 che i londinesi avevano strappato all’andata.
Variazioni stilistiche per l’uniforme casalinga; da sinistra: i pantaloncini rossi fugacemente ammirati nella Serie A 1981-1982, i calzettoni bianchi stabilmente utilizzati tra gli anni 1980 e 1990, i pantaloncini neri utilizzati come alternativa negli anni 1960 e visti sempre più frequentemente da metà anni 1990 in poi. A un passo dal Duemila, le telecamere mostrano impietose a una nuova generazione di appassionati quanto sia deprecabile pensare di abbinare dei numeri rossi a delle strisce bianche e nere! La Gazzetta dello Sport edizione Centro-Sud (edita a Roma dal luglio 1922 al 1925) è conservata microfilmata a Milano nella Biblioteca Nazionale Braidense, Sezione Microfilms (microfilm salvato e messo in vendita dalle edizioni N.E.S. Nello stesso periodo la Gazzetta punta anche su un altro sport all’avanguardia, lo sci di fondo, dando vita all’Adunata Nazionale degli Sciatori Valligiani. Il Livorno si piazza terzo dopo la sconfitta nello scontro diretto contro il Sassuolo e disputa i play-off. Alla sua prima stagione in terza serie, nel 2011-2012, la squadra riesce a evitare i play-out all’ultima giornata, chiudendo il torneo al tredicesimo posto. La maglia principale della squadra per il 2024 rispetta la combinazione albiceleste con strisce verticali.
Ai classici colori bianco e azzurro quest’anno si aggiungono due diverse tonalità di blu, uno dei quali utilizzato per le caratteristiche strisce sulle maniche. Il disegno sulle spalle è piuttosto appariscente grazie alla sfumatura nera, rossa e gialla in riferimento alla bandiera. Nel 1947 il Generale Moscardó, l’allora Delegato Nazionale dello Sport, ripristinò la primigenia maglia rossa che avrebbe relegato il blu alla maglia da trasferta. Gazzetta dello Sport, domani in edicola completamente rinnovata per stare al passo con lo smartphone. Era per questo che La Gazzetta aveva creato un supplemento ad hoc. In località Su Linu si possono trovare i resti di una chiesa sconsacrata dedicata a san Gavino, di cui rimangono in piedi due lati del perimetro murario, mentre in località Sa raighina rimangono sparsi per i campi i resti della chiesa che era dedicata alla Madonna, di cui oggi si può individuarne a malapena il luogo esatto in cui sorgeva. La visita al museo dà la possibilità anche di visitare l’area dei campi del Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove si allena la nazionale maggiore. L’anno 2024 si preannuncia entusiasmante per gli appassionati di calcio non solo per le competizioni sportive, ma anche per le straordinarie maglie che i club e le nazionali di tutto il mondo stanno lanciando.
2010 – Nell’estate, un nuovo sodalizio cittadino riparte per meriti sportivi dal campionato di Serie D con la denominazione di Mantova Football Club. Dal 15 dicembre 1916 all’ottobre 1919 il periodico è denominato «Il Secolo Illustrato – Lo Sport Illustrato». Il direttore Ugo Toffaletti recupera la testata «Lo Sport Illustrato». Dopo il numero del 31 dicembre 1936 cambia denominazione: dal numero successivo si ripresenta ai lettori come «Lo Sport Illustrato». I fatti: lo schermidore Agesilao Greco, considerato imbattibile, era stato clamorosamente sconfitto dal belga Fernand Desmet in un incontro a Parigi. Per molti questo elemento era fortemente inopportuno, per me la maglia resta un capolavoro. Ora, immagina di avere una maglia che non solo ti dona ma che rappresenta anche un messaggio personale, un simbolo di appartenenza a una comunità di appassionati, magliette da calcio personalizzate o il tuo supporto per i tuoi team preferiti. Si sviluppa su tre piani, l’ultimo dei quali con funzioni di attico occupa solo la parte centrale. Da «il Paese Sportivo» dell’ottobre 1922, giornale salvato dall’alluvione di Firenze (1966) e conservato dall’Emeroteca della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze al deposito staccato del Forte Belvedere. Pioniera del giornalismo sportivo femminile, esordì il 18 novembre 1973 con un’intervista esclusiva a Gianni Rivera, che ruppe un silenzio stampa che durava 6 mesi.