Le maglie da calcio non sono solo un abito da lavoro per i giocatori, ma sempre più spesso anche un capo d’abbigliamento da sfoggiare per strada, in palestra o anche a un party. Negli anni successivi l’Udinese alterna promozioni in Serie A e retrocessioni in Serie B: nel campionato 1988-1989, guidati dall’allenatore Nedo Sonetti e dai gol di Totò de Vitis, i friulani sono promossi nella massima serie. Angelo Volpato partecipò ai Giochi del Mediterraneo nel settembre del 1963 (il cui torneo calcistico era riservato nazionali giovanili), disputando 4 gare e realizzando 3 gol. Armando Picchi (che aveva già vestito la maglia azzurra per otto volte prima di giocare nel Varese) nella stagione 1967-68 giocò le gare che videro la Nazionale italiana opposta a Cipro (5-0), Svizzera (2-2 e 4-0) e Bulgaria (2-3), tutte valevoli per la fase preliminare dell’Europeo 1968. Nella partita contro i bulgari s’infortunò gravemente. Giacomo Libera giocò una gara con l’Italia Under 23 il 29 settembre 1974 contro la Jugoslavia (2-2), realizzando un gol. Pietro Anastasi esordì nella Nazionale giovanile italiana il 23 marzo 1967 ed in Under 23 il 20 dicembre 1967. Debuttò nella nazionale maggiore l’8 giugno 1968 nella finale del Campionato europeo a Roma contro la Jugoslavia, gara che si concluse 1-1. Nella ripetizione di due giorni dopo giocò ancora e al 31′ realizzò anche uno dei due gol con cui l’Italia s’impose (2-0) laureandosi Campione d’Europa.
Dopo un lungo percorso di discussioni e riflessioni, le ultime formalità stanno per essere definite, aprendo la strada a una nuova era sotto la guida dell’ex campione. Pechino Express 2022: come vedere la nuova avventura Sky, su Sky. Sempre nel 1970, un’altra sportiva affiancò la GT: si trattava della Opel Manta, coupé quattro posti nata da un progetto che contemporaneamente avrebbe dato vita anche all’Ascona, una nuova berlina di fascia media. Nuova maglia targata Mizuno e logo dinamico. Ben presto tutto il mondo britannico seguì l’esempio del club dello Yorkshire, iniziando a mettere in risalto, oltre al logo della squadra, anche il marchio del produttore. Il Varese negli anni sessanta e settanta lanciò numerosi calciatori destinati a ottenere significativi successi con la maglia della Nazionale italiana nel giro di pochi anni; tra gli altri Claudio Gentile e Gianpiero Marini (campioni del mondo nel 1982), cui si sarebbe dovuto verosimilmente aggiungere anche Roberto Bettega (poi fermato da un infortunio). Nel corso della sua storia il settore giovanile biancorosso ha accolto e formato giocatori d’alto livello quali Luigi Torti, Moreno Ferrario, Claudio Gentile, Gianpiero Marini, Luca Pellegrini, Achraf Lazaar, Eros Pisano e Giuseppe De Luca, nonché allenatori come Devis Mangia, Maurizio Ganz e Stefano Bettinelli.
L’ultimo decennio del XX secolo si aprì con alcuni acuti della Opel: la Vectra risultò alla fine del 1990 la berlina di maggior successo in Europa nel suo segmento (con circa 2,5 milioni di esemplari venduti) ed anche la media di maggior successo nella storia della Opel, mentre nello stesso anno vennero lanciate due versioni estreme della Omega, ossia la Evolution 500 e la Omega Lotus. Il Varese non ha mai disposto di un centro d’allenamento stabile: nel corso della sua storia ha pertanto usufruito di varie infrastrutture dislocate in città o in provincia. A.S. Varese 1910 comportarono l’introduzione di un nuovo emblema, raffigurante una V inscritta in un cerchio, barcellona maglia 2025 con al centro un pallone da calcio e in alto il nome del club. Nel 2015, a seguito della rifondazione della società col nome di Varese Calcio SSD, il logo è stato ridisegnato richiamandosi all’identificativo usato dalla Varese Sportiva anni 1930 (a sua volta ricalcante lo stemma araldico della città): l’emblema consiste pertanto in uno scudo troncato di bianco e rosso al palo bianco, con profili e bordi rossi, una V rossa inscritta nella metà inferiore e la denominazione sociale posta in capo all’insieme. Dal 2019, con la fondazione del Città di Varese, è stato adottato un logo raffigurante uno scudo bianco bordato di rosso, occupato nella parte superiore dalla raffigurazione in silhouette rossa dello skyline del Sacro Monte di Varese (con all’interno la ragione sociale a lettere bianche) e nella parte inferiore da un pallone da calcio «tripartito» (uno spicchio a fasce di cuoio marroni, uno a pentagoni ed esagoni bianco-neri e il terzo con lo stemma civico varesino).
In occasione del ritorno dei quarti di Europa League contro il Bodo, il logo dell’organizzazione comparirà sulla divisa della Lazio. La seconda divisa adotta da prassi il medesimo aspetto della prima, ma a colori invertiti: il bianco domina sul rosso. Tradizionalmente le maglie principali della squadra presentano il rosso quale colore dominante e il bianco come tinta complementare per i dettagli (perlopiù colletto, spalline, fianchi e orli). Maglie Varese Archiviato il 20 novembre 2015 in Internet Archive. Varesello Archiviato l’8 dicembre 2015 in Internet Archive. Varese in gran spolvero batte il temibile Modena con Ferreira Pinto già determinante Archiviato il 26 maggio 2015 in Internet Archive. Leonardo Capezzi venne convocato nel gennaio 2015 nell’Italia Under 20 per un’amichevole contro la Rappresentativa Under 21 di Lega Pro. Durante il sorteggio della Lega D della UEFA Nations League 2024-2025, viene inserita nel gruppo 1 insieme a Gibilterra e Liechtenstein. Dal torneo 2014-2015, anche la Lega Serie A permette l’inserimento di un ulteriore terzo sponsor commerciale sulla maglia delle dimensioni massime di 200 cm², il cosiddetto back sponsor, da posizionarsi nel retro della divisa, alla base dei numeri di gioco. Dal 2019, a seguito del fallimento del Varese Calcio, la tifoseria organizzata tende a seguire il Città di Varese.